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Clima che cambia e dissesto idrogeologico: le alluvioni non sono un caso

Estratto report IPCC, marzo 2023 Il diagramma mostra come i più giovani sperimenteranno sempre più spesso effetti devastanti dovuti all’aumento di temperatura del Pianeta

Solo quando ci troviamo davanti a situazioni estreme come le alluvioni iniziamo a pensare ai problemi da sempre presenti come i cambiamenti climatici o il dissesto idrogeologico. Sono temi caldi, di cui troppo poco si parla, e che tornano a galla solo quando si assiste a qualche disastro in Italia.

L’incapacità di politiche a lungo termine e visioni generose per il territorio, che non portano ritorno politico immediato, è di sicuro alla base di mancati interventi a livello di dissesto idrogeologico in più zone d’Italia. Il coinvolgimento di specialisti è spesso troppo limitato e la burocrazia frena l’attivazione di interventi che sarebbero urgenti e necessari.

Ma il fatto che il clima è cambiato è reale. E ancora molti non ci credono. Fenomeni meteo improvvisi e violenti diventeranno sempre più frequenti. L’ultimo report IPCC ci mostra che l’aumento di temperatura del pianeta si assesterà intorno ai + 1,5 gradi, e che le nuove generazioni sperimenteranno sempre più spesso fenomeni come quelli a cui stiamo assistendo in Emilia Romagna. E allora cosa vogliamo fare?

Sento dire al TG che “non si sa se i fondi per il PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” si possono usare per aiutare l’emergenza in Emilia. Ma che senso ha questa incertezza? Che senso ha avere dei fondi e non poterli usare? Spero che le linee di indirizzo cambino. Quando si vuole, i fondi si trovano.

Ma poi, tra l’altro, i fondi per il dissesto idrogeologico ci sono e sono stanziati. Ma la politica è immobile, non si riesce a sbloccare la situazione e a usarli in modo adeguato questi fondi. O li usano per altro! Dove vengono usati i fondi, non si fa manutenzione. Per inerzia, pigrizia o superficialità.

E ora non si contano i danni.

La situazione deve cambiare, o sarà sempre peggio.

Devono cambiare sia la gestione dei fondi sia la manutenzione, sia l’approccio verso il clima. Riduzione drastica dell’utilizzo di combustibili fossili a breve e potenziamento della produzione di energia da rinnovabili. Assunzione di personale qualificato nei Comuni e negli Enti preposti al controllo delle emergenze e dei fondi. Visione politica a lungo termine e capacità di captare fondi e utilizzarli in modo saggio. Riduzione della burocrazia e snellimento dei processi di ingegnerizzazione del territorio, con valutazione ponderata dell’impatto ambientale in rapporto anche alla considerazione delle conseguenze negative che la non realizzazione di un’opera può comportare. Queste sono alcune delle cose su cui puntare.

Sono numerosi i volontari e gli enti che si stanno dando da fare per aiutare le popolazioni colpite dall’alluvione in Emilia Romagna. Chi volesse donare può farlo qui:

Giunta Regionale Emilia Romagna – Iban: IT69G0200802435000104428964

Causale: “ALLUVIONE EMILIA-ROMAGNA”. Per donare dall’estero, codice Bic SwiftUNCRITM1OM0

Il conto corrente è intestato all’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile dell’Emilia-Romagna.

Ogni euro raccolto, l’utilizzo che ne verrà fatto, verranno resocontati pubblicamente, così come è stato fatto per precedenti raccolte fondi (ricostruzione post sisma, emergenza Covid, emergenza Ucraina).

Segnalo anche: Cosa fare in caso di alluvione – sito Protezione Civile Emilia Romagna

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Sensibilizzare, che difficoltà

Quante volte si sente nominare la parola “sensibilizzazione”. Sensibilizzare significa rendere le persone consapevoli del “sentire”. Ovvero avvertire sensazioni, empatia, collegarsi in modo intimo alla situazione considerata. Quando si organizza un evento su tema ambientale, per esempio, si cerca di coinvolgere le persone in un processo più ampio, più articolato, globale. Si cerca di diffondere idee scientifiche e di renderne partecipi altri, con lo scopo di avere più attivisti ambientali e anche più consapevolezza su temi come i cambiamenti climatici, i rifiuti, ecc.

Ma cosa succede se una persona non “sente” niente? Se non si interessa a nulla, se non gli importa ciò che fa o che fanno gli altri? In questo caso abbiamo un problema. L’apatia e l’indifferenza in cui scivola la società può dipendere in larga parte dall’eccessivo utilizzo di apparecchi elettronici, soprattutto di cellulari. La tecnologia è un bene, ma il suo utilizzo eccessivo può provocare problemi. Ma in aggiunta a questo, si ha la percezione che davvero a volte a nessuno interessi nulla. Mi occupo del mio piccolo mondo qui, nel contingente, e poi chi s’è visto s’è visto. Non si tratta di essere moderni Don Chisciotte, e di combattere contro i mulini a vento, ma di cercare di dare l’esempio alle nuove generazioni per fare credere che un mondo migliore è possibile. E che parte dalle piccole cose: da un bambino che pianta una seme, a un anziano che sorride.

Se seminiamo piccoli gesti gentili facciamo la nostra parte. Non abbiamo nulla in cambio? Fa niente. Non si può agire solo in presenza di tornaconto. Fare senza aspettarsi nulla in cambio è quanto di meglio possiamo fare. Perchè solo se un gesto è fatto con il cuore ha pienamente senso.

Come coinvolgere le persone, dunque, per parlare di ambiente? Minacciando la fine del mondo e la morte globale? Spiegando gli aspetti positivi di un pianeta pulito ed ecologico?

Il dibattito è aperto e acceso. Il coinvolgimento di volontari e attivisti in prima linea è forse il modo migliore per risvegliare le coscienze. Seminando gesti di speranza e di ecosostenibilità che siano di esempio per gli altri, soprattutto per le giovani nuove generazioni, che hanno tanto bisogno di esempi positivi di riferimento.

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“La mucca viola” di Seth Godin

Un libro da non perdere per chi ama innovare è senza dubbio il famosissimo “La mucca viola – Farsi notare (e fare fortuna!) in un mondo tutto marrone”. In questo testo Seth Godin fornisce utili input per chi vuole creare prodotti e aziende che restino memorabili nel tempo. Insegna a farsi notare creando idee uniche con un valore aggiunto, che non può essere “fumoso” ma che deve realmente esistere. Messaggi e contenuti, non aria fritta. Secondo Seth Godin, un nuovo prodotto da lanciare sul mercato deve essere STRAORDINARIO, non ORDINARIO. Poi il tempo passa e la gente dimentica, per cui bisogna sempre puntare al top, innovando e creando. Un inno alla creatività e all’eclettismo. Per sfondare, Seth Godin suggerisce di individuare dapprima una nicchia di mercato e poi di creare il prodotto “straordinario”, non viceversa.

Seth Godin è un celebre scrittore e innovatore sociale che ha scritto moltissimi libri e che svolge opera di divulgazione sul cambiamento. “The carbon almanac – It’s not too late” è uno dei suoi più recenti progetti, che vuole dare un contributo importante alla lotta contro i cambiamenti climatici.

We are called to be architects of the future, not its victims” (R. Buckminster Fuller)

Per trovare risorse utili sul cambiamento e l’innovazione vi consiglio di visitare il suo blog cliccando qui oppure visitando il suo sito ufficiale cliccando qui

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Stop alla cessione del credito e allo sconto in fattura

Il Consiglio dei Ministri ha bloccato le cessioni del credito e lo sconto in fattura in relazione ai bonus in edilizia. Rimangono valide le detrazioni fiscali normali su più anni. A questo si è aggiunto il divieto per le pubbliche amministrazioni di acquistare i crediti di imposta scaturiti dalle cessioni (ndr: alcune regioni si stavano per esempio mobilitando per farlo… ma non lo potranno più fare).

Questo provvedimento non vale per i cantieri già avviati, che avranno ancora la possibilità di liquidare i crediti. Il blocco delle cessioni e dello sconto in fattura vale però per tutti i nuovi cantieri, cioè quelli che devono ancora partire, per tutti i bonus in edilizia.

Chi ha acquistato crediti non sarà responsabile in solido se dimostra di avere una serie di documentazione relativa alla CILAS presentata (la solita documentazione necessaria per fruire degli specifici bonus, a seconda del caso).

Tutto ciò lascia senza parole professionisti e imprese, che risultano fortemente danneggiati e che rischiano il fallimento.

Se vuoi approfondire il tema dei bonus in edilizia, che possono ancora fruire di detrazioni fiscali in dieci anni, qui trovi diversi libri interessanti. La normativa purtroppo è in costante aggiornamento, ma non bisogna darsi per vinti: ci saranno sempre nuove opportunità per riqualificare e migliorare la propria casa.

Ho scritto alcuni articoli sui bonus attualmente in vigore, qui puoi trovare alcune informazioni utili:

  • Superbonus – clicca qui
  • Ecobonus – clicca qui
  • Bonus casa – clicca qui
  • Bonus verde – clicca qui
  • Bonus mobili ed elettrodomestici – clicca qui

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Bonus in edilizia/3 – Bonus casa

Foto di Ralph da Pixabay

Sono ancora in vigore nel 2023 le detrazioni fiscali per interventi di ristrutturazione edilizia ex art. 16 bis del DPR 917/86, pari al 50% delle spese effettuate. La guida dell’Agenzia delle Entrate con tutti gli interventi che possono usufruire di questo tipo di detrazioni è scaricabile qui (aggiornamento a ottobre 2022). Bisogna ricordare che alcuni interventi sono obbligatoriamente soggetti all’invio ad ENEA della scheda descrittiva intervento, entro 90 giorni dalla fine dei lavori. Di seguito l’elenco degli interventi soggetti ad invio.

Componenti e tecnologieTipo di intervento
Strutture edilizieriduzione della trasmittanza delle pareti verticali che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno, dai vani freddi e dal terreno;riduzione delle trasmittanze delle strutture opache orizzontali e inclinate (coperture) che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno e dai vani freddi; riduzione della trasmittanza termica dei pavimenti che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno, dai vani freddi e dal terreno;
Infissiriduzione della trasmittanza dei serramenti comprensivi di infissi che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno e dai vani freddi
Impianti tecnologiciinstallazione di collettori solari (solare termico) per la produzione di acqua calda sanitaria e/o il riscaldamento degli ambienti; sostituzione di generatori di calore con caldaie a condensazione per il riscaldamento degli ambienti (con o senza produzione di acqua calda sanitaria) o per la sola produzione di acqua calda per una pluralità di utenze ed eventuale adeguamento dell’impianto; sostituzione di generatori con generatori di calore ad aria a condensazione ed eventuale adeguamento dell’impianto; pompe di calore per climatizzazione degli ambienti ed eventuale adeguamento dell’impianto; sistemi ibridi (caldaia a condensazione e pompa di calore) ed eventuale adeguamento dell’impianto; microcogeneratori (Pe<50kWe); scaldacqua a pompa di calore; generatori di calore a biomassa; installazione di sistemi di contabilizzazione del calore negli impianti centralizzati per una pluralità di utenze; installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo (limitatamente ai sistemi di accumulo i dati vanno trasmessi per gli interventi con data di fine lavori a partire dal 01/01/2019); teleriscaldamento; installazione di sistemi di termoregolazione e building automation.
Elettrodomestici1 solo se collegati ad un intervento di recupero del patrimonio edilizio iniziato a decorrere dal:1° gennaio 2018 per le spese sostenute nel 20191° gennaio 2019 per le spese sostenute nel 2020forni
frigoriferi
lavastoviglie
piani cottura elettrici
lavasciuga
lavatrici
asciugatrici
Fonte: sito ENEA

1 Classe energetica minima prevista A+ ad eccezione dei forni la cui classe minima è la A.  Piani cottura e lavasciuga non sono classificati.

Nota importante:

E’ attualmente in corso l’adeguamento del sito ENEA per la trasmissione telematica dei dati degli interventi di efficienza energetica che accedono alle detrazioni fiscali previste da Ecobonus e Bonus Casa dedicato alle pratiche con data di fine lavori a partire dal 01/01/2023. Il sito sarà disponibile entro la fine di gennaio. I 90 giorni di tempo utili all’invio delle pratiche decorreranno dalla data di messa on-line.

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Bonus in edilizia/1 – Novita’ sul superbonus

Il nuovo anno si apre con tante possibilità in termini di detrazioni fiscali per chi vuole migliorare o rinnovare la propria casa, nonostante le modifiche al superbonus. Per quanto riguarda la detrazione fiscale del superbonus 110%, con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2023 si rilevano le seguenti novità.

  • Continuano a poter utilizzare l’aliquota del 110% fino al 31 marzo 2023 i cantieri in edifici unifamiliari o funzionalmente indipendenti che hanno effettuato un SAL di almeno il 30% a settembre 2022.
  • Continuano a poter utilizzare l’aliquota del 110% fino al 30 dicembre 2024 i condomini che hanno presentato una CILAS prima del 31 dicembre 2022, con delibera assembleare antecedente al 18 novembre 2022, oppure se la CILAS è stata presentata entro il 25 novembre 2022, con delibera assembleare compresa tra il 19 e il 24 novembre 2022. Le date delle delibere devono essere attestate dall’amministratore di condominio o condomino delegato con una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.
  • Per i nuovi cantieri 2023 possono usufruire del 110% solo le case unifamiliari o unità funzionalmente indipendenti che sono prima casa e hanno un reddito di riferimento inferiore a 15.000 euro. Il reddito di riferimento si calcola dividendo la somma dei redditi complessivi posseduti nel 2022 da contribuente ed eventuale familiare convivente per il numero di componenti del nucleo familiare. Si divide per 1 se il contribuente è solo, per 2 se le persone sono 2; in aggiunta, per un ulteriore familiare componente si somma un ulteriore +0,5, per 2 ulteriori familiari si somma + 1, per tre ulteriori familiari si somma +2. Sono quindi avvantaggiate le famiglie numerose con pochi redditi in famiglia. E’ prevista l’erogazione di fondi a sostegno di soggetti con redditi di riferimento inferiore a 15.000 euro.
  • Per gli edifici fino a 4 unità di proprietà del medesimo proprietario o in comproprietà tra più soggetti, resta l’aliquota del 110% se la CILAS è stata presentata entro il 25 novembre oppure se è stata presentata entro il 31 dicembre la richiesta di titolo abilitativo in caso di sola demolizione e ricostruzione. Per i nuovi cantieri 2023, l’aliquota scende al 90%.
  • Per i nuovi cantieri 2023 relativi a condomini, l’aliquota è pari al 90%, non più al 110%.
  • Per le ONLUS e le Associazioni di promozione sociale che non svolgono attività sociosanitaria o assistenziale il superbonus scende al 90%.
  • Per le ONLUS, Associazioni di promozione sociale, Organizzazioni di volontariato vale l’aliquota fino al 31 dicembre 2025 se possiedono immobili in categoria B/1, B/2, D/4. I membri dei consigli di amministrazione non devono percepire indennità di carica.
  • Per gli IACP (Istituti Autonomi Case Popolari) sono agevolate al 110% le spese fino a fine giugno 2023 e le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023 se hanno effettuato almeno 60% dei lavori entro fine giugno.
  • Per immobili situati in zone colpite dai terremoti nel centro Italia, l’aliquota resta al 110% fino al 31 dicembre 2025.

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Ricordando il Fuorisalone 2022 (The Best Of)

Articolo di Marco Fraguglia

Milano è tornata finalmente ad ospitare l’evento satellite del Salone del Mobile. Il Fuorisalone, quest’anno, ha invaso l’intera città meneghina. Partendo dalla zona Tortona, si notava l’impronta di questa edizione, volta ad accogliere i numerosi visitatori non solo negli spazi espositivi ma anche nelle vie di tutti i giorni.

Al Base Milano, si è svolto il Fuorisalone IKEA, caratterizzato da diverse installazioni, talk e ambientazioni per abitazioni con metrature limitate.

Poco distante si collocava Tortona Rocks, progetto espositivo dedicato  alle nuove tendenze e brand più famosi. Dal 2016 è meta imperdibile e che ospita annualmente 150.000 visitatori.

In particolare a colpire è stato il Light Design, con i marchi Preciosa Lighting e Stilnovo. La prima è stata ben caratterizzata da un’installazione compositiva: all’interno di uno spazio caratterizzato dall’oscurità, ad un tratto prendeva vita la luce. Una serie di cilindri di cristallo fissati ad una cornice metallica che potevano essere suonati.

Nel secondo caso si potevano ammirare lampade dalle forme o composizioni molto pop e organiche, capaci di certo di attirare l’attenzione. La musica e i colori usati all’interno dello spazio comunicavano gioia e divertimento, invito al lasciarsi andare così come i prodotti si abbandonavano a forme quasi inverosimili. 

Per quanto riguarda i mobili, si sono potuti ammirare i 22 prodotti che hanno ottenuto il marchio di eccellenza Made in Slovenia: a forme minimal si sono opposti prodotti che riproducevano l’irregolarità dei propri territori.

Spostandosi verso la Darsena, non si poteva non notare l’installazione firmata Boeri. In collaborazione con Timberland, uno spazio di alberi, di 50 differenti specie, situato proprio sulle acque. Dall’interno si poteva così ammirare una città avvolta dal verde. E’ stato possibile anche vedere delle scarpe del brand ottenute con materiali di scarto.

Nel Quartiere di Brera l’omonima Accademia, con l’Orto Botanico, ha partecipato all’evento INTERNI Design Re – generation. Qui potevamo trovare il percorso di “Piante per la salute” e l’installazione Feeling the Energy. Di cosa si trattava? 500 metri di tubo, che avvolgeva l’intero percorso dell’Orto, e che offriva differenti interazioni con il tema ricorrente: trasmissione di energia in diverse forme. Materiale utilizzato per il tubo era il rame, che può annoverare tra le sue molte proprietà quella antibatterica ed è anche riciclabile.

In concomitanza con il Fuorisalone si è dato il via alla prima Ocean Week, nata con l’obiettivo di sensibilizzare sull’importanza del mare e delle sue risorse. Presso l’Acquario Civico è stato allestito uno scenario interattivo: Momentum. Utilizzando proiettori per la multivisione il visitatore si trova immerso all’interno di un’ambientazione acquatica inverosimile. Questa esperienza in un ambiente cittadino come la metropoli di Milano aveva evidentemente lo scopo di stimolarci nell’apprezzare le meraviglie naturali, che sempre più rischiamo di perdere.   ,

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L’orto dà sempre tanta soddisfazione e felicità

C’è una cosa che non smette mai di darmi soddisfazioni: è l’orto che gelosamente coltivo insieme alla mia famiglia, in collina. Si tratta di un passatempo, ma all’atto pratico è un vero e proprio lavoro. Per avere un orto bisogna necessariamente avere il pollice verde. Bisogna amare ciò che si fa. L’orto è un atto di amore, che consiste nel sacrificare tempo, risorse ed energie per fare crescere piccole vite: pomodori, insalata, zucchine, fagiolini, basilico.

C’è chi pensa che basti poco. Non è così: non basta preparare il terreno e seminare, bisogna anche fare attenzione alla giusta quantità di irrigazione, al sole, all’ombra, al periodo del mese e dell’anno, alla presenza di animali e di piante in competizione. E poi bisogna seguire la crescita dei semini: le piantine hanno bisogno di tanta cura e dedizione per diventare sempre più belle e poi dare frutti a volontà.

E’ bello il messaggio alla base dell’orto: la natura ti ringrazia per il rispetto e le cure che le hai dato fornendo ciò che di meglio ti può dare: ombra e frutti. E appare quasi parlare, accogliente e protettiva.

Al di là del fatto che l’autoproduzione di cibo, inteso come frutta e ortaggi, ha indubbi vantaggi economici e sulla salute ed è anche gratificante… c’è bisogno di diffondere una cultura consapevole dell’importanza della coltivazione e del rispetto della natura, anche nelle future generazioni, nelle scuole, nelle famiglie di ogni età. I bambini devono sapere distinguere un pomodoro da una carota, e devono sapere da dove vengono. Non è scontato, e spesso incontro bimbi che non lo sanno.

L’educazione alla natura e al rispetto degli esseri viventi, anche dell’uomo stesso, passa da qui: dall’amore per ogni singolo filo d’erba, per la lavanda, per le formiche, per le api.

Riscoprire il valore della terra è oggi un atto rivoluzionario: auto-coltivare fragole, pesche e menta non per sopravvivere ma per vivere in abbondanza e riscoprire l’essenzialità. In coerenza con l’Agenda 2030, riscoprendo gli obiettivi “Città e comunità sostenibili” (11), “Sconfiggere la fame” (2), “Lotta contro il cambiamento climatico” (13).

Gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile

Non ultimo, l’orto, come anche il verde, ha benefici terapeutici e di cura. Può essere utilizzato come attività di recupero in casi di dispersione scolastica e lavorativa, insegnando un mestiere che può dare da vivere e creare felicità.

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Creare con poco

Foto: pwyliu da Flickr

Testo a cura di Marco Fraguglia

Come amava dire un grande designer, è molto facile complicare.

Assai più difficile è semplificare, ridurre sempre più la forma e da qui estrapolare il non banale. “Avrei potuto farlo io” è spesso il pensiero di fronte a certe opere e forse, per questo, ancor più geniale la loro creazione.

Assai più noto in ambito architettonico, qui Frank O. Gehry sperimenta la propria creatività nel campo del design. Partendo da un materiale certamente non nobile o di forte impatto visivo, Gehry dà vita a una seduta armoniosa e organica.

Facente parte della serie di mobili Easy Edges, la Wiggle Side Chair è costituita da cartone ondulato e pannelli di fibra dura.

Seppur si possa considerare un’opera realizzata oggi, in pieno periodo di sostenibilità, in realtà quest’opera è stata concepita nel 1972 e realizzata da un noto marchio.

In quegli anni Gehry amava sperimentare e realizzare mobili in cartone che dovevano essere facili da produrre e alla portata di tutti.

La Wiggle Side Chair vede, nonostante materiali e intenzioni iniziali, il suo valore aggirarsi intorno al migliaio di euro.

Curiosità: come altre opere di design è presente una piccola riproduzione in miniatura, acquistabile per un centinaio di euro. 

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Dal 27 maggio nuovo requisito per chi usufruisce di bonus fiscali

Dal 27 maggio 2022 le imprese esecutrici di lavori che usufruiscono di bonus edilizi per importo lavori superiore a 70.000 euro saranno ritenute idonee solo se i rispettivi datori di lavoro applicano i contratti collettivi del settore edile, nazionale e territoriali, stipulati dalle associazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.

Un provvedimento che vuole evitare la diffusione di lavoro irregolare e in contrasto con la normativa della sicurezza sul lavoro. Questo vale sia per chi effettua lavori con detrazioni di tipo superbonus, ma anche se usufruiscono di bonus casa, verde, bonus facciate e bonus mobili.

Si parla di tutti i lavori di ingegneria edile e civile, riportati nell’Allegato X del D. L.vo 81/2008 (sicurezza sul lavoro). In particolare: costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione, risanamento, ristrutturazione o equipaggiamento, la trasformazione, il rinnovamento o lo smantellamento di opere fisse, permanenti o temporanee, in muratura, in cemento armato, in metallo, in legno o in altri materiali, comprese le parti strutturali delle linee elettriche e le parti strutturali degli impianti elettrici, le opere stradali, ferroviarie, idrauliche, marittime, idroelettriche e, solo per la parte che comporta lavori edili o di ingegneria civile, le opere di bonifica, di sistemazione forestale e di sterro, scavi, montaggio e smontaggio di elementi prefabbricati utilizzati per la realizzazione di lavori edili o di ingegneria civile.

Per contratti collettivi si intendono i contratti collettivi nazionali, territoriali o aziendali stipulati da associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale e i contratti collettivi aziendali stipulati dalle loro rappresentanze sindacali aziendali ovvero dalla rappresentanza sindacale unitaria, come previsto dall’art. 51 del Testo Unico della Sicurezza sul Lavoro.

Per le opzioni che necessitano di visto di conformità il requisito sarà oggetto di controllo. Dovrà essere riportata un’apposita dicitura sia nel contratto di affidamento dei lavori sia nelle fatture emesse in relazione all’esecuzione dei lavori. I controlli potranno essere effettuati dall’Agenzia delle Entrate, anche tramite Ispettorato nazionale del Lavoro, INPS e casse edili.

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