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Nuova Direttiva Europea green: tra efficienza energetica e sostenibilità ambientale

E’ in fase di discussione la nuova Direttiva Europea GREEN EPBD IV, inerente gli indirizzi generali sui criteri di sostenibilità ed efficienza energetica. Questo tema diventa sempre più rilevante e sta contribuendo alla nascita di una nuova coscienza ambientale nelle persone. Il superbonus e il sismabonus hanno sicuramente spinto le persone ad affrontare la tematica e a capire meglio l’importanza di edifici con determinate caratteristiche. La normativa va in quella direzione, e saranno sempre di più le persone che prediligeranno una casa efficiente dal punto di vista energetico e sismico.

Parlare di efficienza energetica richiama il concetto di “sviluppo sostenibile”, ovvero al cercare di soddisfare i bisogni delle generazioni future e non solo a quelle presenti. La sostenibilità è realmente ambientale, sociale ed economica. Solo se riusciamo a costruire un edificio mettendo insieme questi tre fattori stiamo facendo qualcosa di realmente sostenibile. Lo sviluppo sostenibile richiama l’Agenda 2030, che richiama 17 obiettivi da raggiungere nei vari Paesi del mondo, pensando ad uno sviluppo sostenibile a tutto tondo. Il tema dell’energia pulita e accessibile riguarda in particolare l’obiettivo 17, che punta ad un incremento delle fonti di energia rinnovabili e dell’efficienza energetica.

La Nuova Direttiva Europea del 2020 ha come obiettivo il rinnovamento energetico, con un incremento di circa 160.000 posti di lavoro in edilizia. La sigla EPBD sta per “Energy Performance Building” e risale al 2002: le Direttive Europee 2002/91/CE, 2010/31/CE, 2018/44/UE sono state recepite negli anni creando leggi nazionali sul tema.

La recente EPBD IV (nota come Direttiva Case Green) è in fase di discussione e non è ancora stata pubblicata in G.U. Il documento ufficiale riporta alcuni dati importanti: il 75% degli edifici dell’Unione Europea è inefficiente. L’efficienza energetica pertanto dovrebbe essere un punto fondamentale al centro della politica. La Direttiva UE impone edifici a zero emissioni, non più a “emissioni quasi 0” entro il 2050.

Il documento europeo introduce un “passaporto di ristrutturazione” che pianifica gli interventi di ristrutturazione dal punto di vista energetico pianificando nel tempo l’esecuzione degli stessi, con la possibilità di creare molto lavoro per tutti gli operatori nel settore edile.

Compare anche una nuova visione dell’Attestato di Prestazione Energetica (APE) entro fine 2025. Si va dunque verso l’eliminazione delle classi F e G: si potrebbe parlare di circa 1,4-1,8 milioni di edifici da riqualificare. Il quadro è pertanto molto complesso e per questo è in fase di discussione: in dicembre probabilmente ci sarà una revisione.

Il concetto di sostenibilità sarà dunque più ampio e non solo legato all’efficienza energetica: occorrerà anche una visione ambientalmente compatibile, che prevede la riduzione dei rifiuti e il miglioramento della qualità dell’aria, in linea con l’Agenda 2030 (obiettivi 11 e 12), nonchè una gestione ecocompatibile dei rifiuti e degli appalti.

Occorre pertanto puntare in edilizia su prodotti ecocompatibili, che siano in grado di dare anche qualità acustica e termica agli edifici. L’analisi ambientale dell’edificio infatti riguarda l’intero ciclo di vita di un edificio e valuta il potenziale di riscaldamento globale (GWB) di un immobile nella sua intera vita.

In questo quadro si identificano i CAM (Criteri Ambientali Minimi), introdotti come obbligatori nell’ambito degli interventi di efficientamento energetico eseguiti con il superbonus 110%. Esistono CAM che riguardano i quartieri, gli edifici, i singoli materiali e il cantiere. Per alcuni materiali isolanti in particolare è necessario verificare che siano composti da una certa percentuale di materiale riciclato (con certificazione idonea).

Se vuoi approfondire il tema dell’efficienza energetica, puoi dare un’occhiata al sito di Feltrinelli cliccando qui

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Tassa al 26% per chi rivende casa ristrutturata col superbonus entro 10 anni dai lavori

Chi ha ristrutturato casa con il superbonus 110% e la venderà prima di 10 anni sarà tassato al 26%. Questo è quanto deciso nell’ultima versione della Legge di Bilancio dal Governo. Inizialmente il limite temporale era di 5 anni, per evitare le speculazioni edilizie. Ora si parla addirittura di dieci anni. La tassa del 26% è pari alla plusvalenza generata sulla casa per i lavori effettuati, che ne aumentano il valore.

Un’altra norma contenuta in manovra prevede inoltre un rialzo dall’8% all’11% della ritenuta operata da banche e Poste sui bonifici effettuati dalle imprese per fruire del 110%, a partire dal mese di marzo.

Si prevedono inoltre dei controlli sulla rendita catastale degli edifici che hanno usufruito del superbonus 110%; in caso di mancata regolarità sulla classe proposta, l’Agenzia delle Entrate invierà ai proprietari un invito a regolarizzare la propria posizione.

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Bonus 80% per colonnine di ricarica per auto elettriche acquistate nel 2022

A partire dal 19 ottobre e fino al 2 novembre 2023 è possibile chiedere un contributo dell’80% per colonnine di ricarica per auto elettriche acquistate nel 2022, se le spese sono state sostenute tra il 4 ottobre 2022 e il 31 dicembre 2022.

Per le installazioni effettuate nel 2023 il Ministero delle Imprese e del Made in Italy comunicherà i termini per l’apertura e la chiusura delle domande. Sono a disposizione circa 80 milioni di euro per il 2022 e il 2023.

Il contributo è pari all’80% del totale tra acquisto e posa in opera, nel limite massimo di 1500 euro a persona e 8000 euro in caso di parti comuni condominiali. Rientrano anche la spesa per i collegamenti elettrici e di progettazione.

Per il 2023 verrà concesso un bonus per le spese sostenute dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023.

Se vuoi approfondire di più il tema delle auto elettriche puoi trovare numerosi testi sul sito di Feltrinelli: cliccando qui avrai una gift card da 5 euro in regalo con almeno 45 euro di acquisti.

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Contributi a fondo perduto per cantieri superbonus 90% di famiglie a basso reddito

A partire dal 2 ottobre si potrà fare richiesta di contributi a fondo perduto per i cantieri superbonus partiti quest’anno che utilizzano la detrazione del 90%. Ma solo ad alcune condizioni:

  • reddito di riferimento inferiore a 15.000 euro;
  • immobile di proprietà o altro diritto di godimento dello stesso;
  • unità immobiliare oggetto di intervento come abitazione principale del richiedente.

Si tratta di una misura pensata per le famiglie con basso reddito che si sono trovate in difficoltà a cominciare cantieri superbonus 90%, ridotto rispetto al 110%.

Le richieste possono essere presentate in via telematica fino al 31 ottobre all’Agenzia delle Entrate. Valgono le solite regole: le spese del proprietario devono essere pagate mediante “bonifico parlante” e il tetto massimo di spesa nell’anno è pari a 96.000 euro. L’istanza può essere modificata o ritirata in caso di errore.

Solo dopo fine ottobre l’Agenzia delle Entrate provvederà all’assegnazione delle risorse economiche a disposizione (20 milioni di euro complessivi a disposizione). I risultati dell’assegnazione saranno pubblicati entro il 30 novembre.

Ricordiamo che restano in vigore i limiti temporali fissati per i cantieri superbonus (vedi precedenti articoli), a meno di proroghe negli ultimi mesi dell’anno corrente.

Qui il comunicato stampa dell’Agenzia delle Entrate.

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Superbonus: stato dell’arte oggi

“Disposizioni urgenti a tutela degli utenti, in materia di attività economiche e finanziarie e investimenti strategici” sono contenute all’interno del Decreto Legge n. 104 del 10 agosto 2023, pubblicato nella gazzetta ufficiale n.186 del 10 agosto 2023.

In particolare, l’art. 23 proroga al 31 dicembre 2023 la conclusione dei lavori nelle unità unifamiliari che usufruiscono del superbonus 110%, a patto che al 30 settembre 2022 abbiano completato almeno il 30% dei lavori.

Il DL 104/2023 è visionabile cliccando qui.

Anche per i condomini occorre, per ora, terminare i lavori entro dicembre 2023 (previo rispetto di tutte le scadenze antecedenti). Nel 2024, sempre per i condomini, allo stato attuale le detrazioni dovrebbero scendere al 90% per la parte di lavori non terminata. Pare che il Governo stia valutando una proroga di qualche mese (primavera 2024?).

Ricordiamo invece che per i lavori iniziati quest’anno nelle villette unifamiliari è stato messo il paletto del reddito di 15000 euro di ISEE per usufruire del superbonus 110%.

Per i lavori avviati nel 2024, la % di detrazione sui lavori sarà pari al 70%, sempre se non ci saranno ulteriori modifiche legislative.

Di seguito i dati ENEA relativi al superbonus aggiornati ad agosto 2023.

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Eco-resine per pavimenti e superfici continue

Quando dobbiamo ristrutturare un appartamento capita spesso di dover revisionare la collocazione degli ambienti interni, spostando dei muri, quindi demolendo quelli esistenti e ricostruendone di nuovi, in una diversa posizione. Un problema fondamentale da affrontare, oltre al rispetto della normativa urbanistico-edilizia vigente e al progetto di un’impiantistica efficiente nelle corrette posizioni, è quello del ripristino o modifica della pavimentazione esistente. A seconda della situazione, può essere più indicato rimuovere gli impianti esistenti per rinnovarli, oppure mantenere quelli esistenti. Nel primo caso, si rinnova anche il pavimento; nel secondo caso, lo si può rinnovare oppure rivestire con un pavimento a resina, soprattutto se parte della casa non viene toccata dalla ristrutturazione e si vogliono evitare quindi dislivelli.

Un’azienda che offre molta scelta su questo sistema è Oltremateria, azienda romagnola che offre superfici continue per pavimenti e rivestimenti. In particolare, “Ecopur” è un prodotto innovativo che costituisce un’eco-resina, che ionizza e purifica l’aria attraverso l’abbattimento gravitazionale di particelle aereo disperse quali smog, agenti inquinanti, germi, batteri, VIRUS (coronavirus). Una soluzione quindi ecologica, che permette anche di scegliere tra diverse possibilità cromatiche ed estetiche.

Il Sistema Oltremateria è stato sottoposto a diverse analisi e ha vinto vari premi. E’ certificato A+ in merito ai COV (Composti Organici Volatili). I prodotti sono marcati CE e fanno anche guadagnare punti nelle certificazioni LEED: non sviluppano gas tossici, sono esenti da leganti idraulici (cemento, calce, gesso) e resine epossidiche.

Per saperne di più contattami alla mail vivattiva@gmail.com

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Agevolazioni fiscali in edilizia per persone con disabilità

Foto di Moondance da Pixabay

E’ presente sul sito dell’Agenzia delle Entrate una guida relativa alle detrazioni fiscali utilizzabili dalle persone con disabilità. Potete scaricarla qui per avere maggiori informazioni.

Per quanto riguarda l’edilizia, riporto alcune informazioni importanti.

Per i contribuenti che effettuano interventi per eliminare le barriere architettoniche, la normativa tributaria prevede diverse tipologie di agevolazioni:

  •  la detrazione Irpef del 50% delle spese sostenute fino al 31 dicembre 2024 (36% dopo questa data) per ristrutturazione edilizia dell’immobile, disciplinata dall’articolo 16-bis del Tuir (comma 1, lettera e)
  •  la detrazione del 75%, introdotta dalla di bilancio 2022 (legge n. 234/2021) ed estesa fino al 31 dicembre 2025 dalla legge di bilancio 2023 (legge n. 197/2022)
  •  la detrazione del Superbonus prevista per gli interventi “trainati”, se eseguiti congiuntamente a determinati interventi “trainanti”.

RISTRUTTURAZIONE EDILIZIA

Per gli interventi di ristrutturazione edilizia sugli immobili i contribuenti possono usufruire di una detrazione Irpef pari al:

  •  50%, da calcolare su un importo massimo di 96.000 euro, se la spesa è sostenuta nel periodo compreso tra il 26 giugno 2012 e il 31 dicembre 2024
  •  36%, da calcolare su un importo massimo di 48.000 euro, per le spese effettuate dal 1° gennaio 2025.

Rientrano nella categoria degli interventi agevolati:

  •  quelli effettuati per l’eliminazione delle barriere architettoniche (per esempio, ascensori e montacarichi)
  •  i lavori eseguiti per la realizzazione di strumenti che, attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo tecnologico, siano idonei a favorire la mobilità interna ed esterna delle persone portatrici di handicap grave, ai sensi dell’art. 3, comma 3, della legge n. 104 del 1992.

La detrazione non è fruibile contemporaneamente alla detrazione del 19% per le spese sanitarie riguardanti i mezzi di sollevamento della persona con disabilità.

DETRAZIONE DEL 75% – EDIFICI ESISTENTI

Consiste in una detrazione d’imposta del 75% delle spese documentate sostenute nel periodo tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2025 e va ripartita tra gli aventi diritto in 5 quote annuali di pari importo.

La detrazione deve essere calcolata su un importo complessivo non superiore a:

  • 50.000 euro, per gli edifici unifamiliari o per le unità immobiliari situate all’interno di edifici plurifamiliari che siano funzionalmente indipendenti e dispongano di uno o più accessi autonomi dall’esterno
  • 40.000 euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da due a otto unità immobiliari
  • 30.000 euro, moltiplicati per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio, per gli edifici composti da più di otto unità immobiliari.

Per usufruire dell’agevolazione gli interventi devono rispettare i requisiti previsti dal decreto del Ministro dei lavori pubblici n. 236 del 14 giugno 1989 (Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche).

La detrazione spetta anche per gli interventi di automazione degli impianti degli edifici e delle singole unità immobiliari funzionali ad abbattere le barriere architettoniche nonché, in caso di sostituzione dell’impianto, per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dei materiali e dell’impianto sostituito.

Dal 1° gennaio 2023, per le delibere condominiali che approvano questi lavori è necessaria la maggioranza dei partecipanti all’assemblea che rappresenti almeno un terzo del valore millesimale dell’edificio (art. 1, comma 365, legge n. 197/2022).

In alternativa alla detrazione, i contribuenti possono optare:

  • per la cessione ad altri soggetti del credito d’imposta corrispondente alla detrazione spettante
  • per un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, fino a un importo massimo pari al corrispettivo stesso, anticipato dai fornitori che hanno effettuato gli interventi agevolati (cosiddetto sconto in fattura).

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Bonus in edilizia: lo stato dell’arte

Per rimanere aggiornati sulle novità relative ai bonus in edilizia, vi segnalo un seminario a cui partecipo in veste di relatrice, che è organizzato dall’Associazione culturale ALAUS di Lodi. Si terrà sabato 11 marzo alle ore 14:30 presso la sede dell’Associazione (al secondo piano presso CFP, Piazzale Forni, 3).

Il seminario durerà un’oretta e mezza e passeremo in rassegna i bonus edilizi attualmente in vigore, con qualche esempio pratico. Al termine sarà previsto un tempo per le domande. Per i partecipanti non soci ALAUS, il seminario è a offerta libera. Il ricavato dell’evento sarà devoluto per le attività benefiche dell’Associazione.

Per info e adesioni: vivattiva@gmail.com

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Bonus in edilizia/4 – Bonus verde

Anche nel 2023 è confermato il bonus verde, che proseguirà fino al 2024. Si tratta di un’agevolazione valida per alcuni lavori di manutenzione sugli spazi verdi di pertinenza degli immobili.

Il bonus verde consiste in una detrazione Irpef del 36% sulle spese sostenute per i seguenti interventi:

  • sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, unità immobiliari, pertinenze o recinzioni, impianti di irrigazione e realizzazione pozzi;
  • realizzazione di coperture a verde e di giardini pensili.

Le spese di progettazione e realizzazione dei giardini possono rientrare nelle detrazioni.

La detrazione delle spese può avvenire in dieci anni, con un massimale di 5.000,00 euro di spesa per unità immobiliare ed un massimo di spesa detraibile pari a 1.800,00 euro.

Il pagamento delle spese deve avvenire mediante bonifico parlante bancario o postale.

Possono usufruire delle detrazioni i contribuenti che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, l’immobile sul quale sono effettuati gli interventi e che hanno sostenuto le relative spese.

A livello condominiale, possono usufruire di detrazioni anche i lavori eseguiti su spazi verdi comuni esterni dei condomini, fino a un massimo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo.

L’agevolazione è stata introdotta con la Legge di bilancio 2018 (articolo 1, comma 12 della Legge n. 205 del 2017) e poi prorogata negli anni successivi.

Ulteriori approfondimenti al link.

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Bonus in edilizia/3 – Bonus casa

Foto di Ralph da Pixabay

Sono ancora in vigore nel 2023 le detrazioni fiscali per interventi di ristrutturazione edilizia ex art. 16 bis del DPR 917/86, pari al 50% delle spese effettuate. La guida dell’Agenzia delle Entrate con tutti gli interventi che possono usufruire di questo tipo di detrazioni è scaricabile qui (aggiornamento a ottobre 2022). Bisogna ricordare che alcuni interventi sono obbligatoriamente soggetti all’invio ad ENEA della scheda descrittiva intervento, entro 90 giorni dalla fine dei lavori. Di seguito l’elenco degli interventi soggetti ad invio.

Componenti e tecnologieTipo di intervento
Strutture edilizieriduzione della trasmittanza delle pareti verticali che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno, dai vani freddi e dal terreno;riduzione delle trasmittanze delle strutture opache orizzontali e inclinate (coperture) che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno e dai vani freddi; riduzione della trasmittanza termica dei pavimenti che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno, dai vani freddi e dal terreno;
Infissiriduzione della trasmittanza dei serramenti comprensivi di infissi che delimitano gli ambienti riscaldati dall’esterno e dai vani freddi
Impianti tecnologiciinstallazione di collettori solari (solare termico) per la produzione di acqua calda sanitaria e/o il riscaldamento degli ambienti; sostituzione di generatori di calore con caldaie a condensazione per il riscaldamento degli ambienti (con o senza produzione di acqua calda sanitaria) o per la sola produzione di acqua calda per una pluralità di utenze ed eventuale adeguamento dell’impianto; sostituzione di generatori con generatori di calore ad aria a condensazione ed eventuale adeguamento dell’impianto; pompe di calore per climatizzazione degli ambienti ed eventuale adeguamento dell’impianto; sistemi ibridi (caldaia a condensazione e pompa di calore) ed eventuale adeguamento dell’impianto; microcogeneratori (Pe<50kWe); scaldacqua a pompa di calore; generatori di calore a biomassa; installazione di sistemi di contabilizzazione del calore negli impianti centralizzati per una pluralità di utenze; installazione di impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo (limitatamente ai sistemi di accumulo i dati vanno trasmessi per gli interventi con data di fine lavori a partire dal 01/01/2019); teleriscaldamento; installazione di sistemi di termoregolazione e building automation.
Elettrodomestici1 solo se collegati ad un intervento di recupero del patrimonio edilizio iniziato a decorrere dal:1° gennaio 2018 per le spese sostenute nel 20191° gennaio 2019 per le spese sostenute nel 2020forni
frigoriferi
lavastoviglie
piani cottura elettrici
lavasciuga
lavatrici
asciugatrici
Fonte: sito ENEA

1 Classe energetica minima prevista A+ ad eccezione dei forni la cui classe minima è la A.  Piani cottura e lavasciuga non sono classificati.

Nota importante:

E’ attualmente in corso l’adeguamento del sito ENEA per la trasmissione telematica dei dati degli interventi di efficienza energetica che accedono alle detrazioni fiscali previste da Ecobonus e Bonus Casa dedicato alle pratiche con data di fine lavori a partire dal 01/01/2023. Il sito sarà disponibile entro la fine di gennaio. I 90 giorni di tempo utili all’invio delle pratiche decorreranno dalla data di messa on-line.

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