Architettura, Efficienza energetica

Cosa sono gli NZEB?

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Potrebbe sembrare una parolaccia, ma NZEB è l’acronimo di Nearly Zero Energy Building, ovvero di “Edificio a Energia Quasi Zero”.

Gli NZEB sono edifici che riescono a produrre quasi tutta l’energia di cui hanno bisogno, utilizzando fonti rinnovabili e prestando attenzione a specifici parametri progettualiche per legge occorre rispettare.

I valori di progetto che occorre tenere sotto controllo quando si sta progettando uno NZEB sono i seguenti:

– rendimenti dell’impianto di climatizzazione invernale, di climatizzazione estiva e di produzione di ACS;

– indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale;

– indice di prestazione termica utile per la climatizzazione estiva;

– indice di prestazione energetica globale;

– coefficiente medio globale di scambio termico per trasmissione per unità di superficie disperdente;

– area solare equivalente estiva per unità di superficie utile.

Questi parametri sopra riportati sono attinenti sia alla componente impiantistica, sia all’involucro opaco e trasparente, dunque il tutto va considerato simultaneamente in fase di redazione di relazione tecnica ex 10/91.  

Occorre inoltre che siano rispettati alcuni obblighi in merito alla presenza di rinnovabili, disciplinati dal D. Lgs 3 marzo 2011, n. 28.

In Lombardia gli edifici di nuova costruzione o soggetti a ristrutturazione importante di primo livello devono già essere NZEB, ovvero rispettare i requisiti sopra riportati. Lo stesso vale per l’Emilia Romagna in merito agli edifici pubblici (nel 2019 anche per gli edifici privati). Nel resto d’Italia l’obbligo di realizzazione di NZEB scatterà nel 2019 per gli edifici pubblici e nel 2021 per gli edifici privati. 

E’ evidente dunque che la considerazione di alcuni aspetti in merito al comportamento energetico di un edificio deve avvenire già in fase di progettazione architettonica: non è sufficiente aggiungere accorgimenti “green” dopo aver progettato, magari per dare una “rinfrescata di verde” ad un progetto che non considera alcun aspetto legato all’ecosostenibilità. 

I principali riferimenti normativi da tenere sott’occhio per progettare uno NZEB sono i seguenti:

  • LEGGE 3 agosto 2013, n. 90 – Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, recante disposizioni urgenti per il recepimento della Direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell’edilizia;
  • decreto interministeriale 26 giugno 2015 – “Applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici”, con relativi allegati;
  • norme tecniche di riferimento UNI/TS 11300.

Si segnala che l’ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) ha attivato un portale per chiarire molti aspetti a cittadini ed operatori. Il portale si chiama Portale 4E. In Lombardia è invece attivo da tempo il portale CENED. 

ENEA sta avviando un programma di monitoraggio degli NZEB che vengono costruiti nel tempo, costituendo un vero e proprio Osservatorio Nazionale di buone pratiche, che può essere implementato nel tempo grazie ai cittadini. 

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