Cambiamento climatico, Economia circolare, Innovazione, Rifiuti

Roma: viaggiare gratis riciclando bottiglie di plastica

“Water Bottles” by assortedstuff is licensed under CC BY-NC-SA 2.0

Oggi non posso non commentare una splendida notizia! Da ieri a Roma è possibile viaggiare con i mezzi pubblici di ATAC consegnando bottiglie riciclate. E’ una data storica!

La campagna di ATAC (Azienda per i Trasporti Autoferrotranviari del Comune) si chiama “+Ricicli +Viaggi” ed è in via sperimentale per 12 mesi.

Le stazioni metro coinvolte sono Cipro sulla linea A, Piramide sulla B e San Giovanni sulla C. Chi viaggia potrà acquistare i biglietti tramite il servizio B+ (acquisto biglietti da smartphone) e le app MyCicero e TabNet, portando bottiglie di plastica per il riciclo presso apposite macchine, posizionate da Coripet (consorzio per il riciclo del PET).

Per ogni bottiglia di plastica consegnata si ricevono 5 centesimi, che vengono caricati in un borsellino virtuale dell’app per l’acquisto dei biglietti. Servono 30 bottiglie per l’acquisto di un ticket.

L’incentivo economico è sicuramente uno dei modi migliori per spingere le persone a riciclare e a fare del bene all’ambiente. Peccato che questa dovrebbe essere una delle nostre priorità, indipendentemente dal beneficio derivante in termini di denaro.

L’iniziativa di ATAC è sicuramente rivoluzionaria, in linea con le direttive europee per la riduzione ed il riciclaggio della plastica.

Ci auguriamo che funzioni e venga utilizzata molto dai cittadini, essendo anche di esempio per altre città italiane, che potrebbero fare tesoro di questa esperienza per replicarla in diversi territori.

Resta molto da fare in Italia per una gestione virtuosa del tema dei rifiuti, che nell’ottica di un’economia circolare deve essere costantemente presente agli amministratori locali ed ai cittadini: la minimizzazione degli sprechi e l’ottimizzazione delle risorse è il primo step verso un mondo più pulito, sano ed efficiente.

Rifiuti

Rifiuti da costruzione e demolizione: quale futuro?

I rifiuti da costruzione e demolizione sono anche detti “Rifiuti C&D” e sono in gran parte generati nei cantieri edili. E’ molto importante non abbandonarli, e soprattutto produrne il meno possibile. La sostenibilità di una costruzione si basa in particolar modo anche sulla gestione sostenibile delle risorse, compresi gli sfridi dei materiali edili.

La normativa europea e quella nazionale di riferimento sono la Direttiva 2008/98/CE e il Decreto legislativo 152/2006. In base a questo decreto, le Regioni predispongono un piano regionale di gestione dei rifiuti (PRGR).

i rifiuti da C&D sono schedati nel Catalogo Europeo con il codice EER 17. I rifiuti da C&D costituiscono il 34,8% del totale di rifiuti prodotti in Europa nel 2014 (dati Eurostat, forniti da Regione Lombardia). 

I piani di gestione delle regioni possono essere indirizzati alla minimizzazione del conferimento di rifiuti da C&D in discarica, puntando molto sulla demolizione selettiva, ove possibile, e sul riutilizzo di inerti da C&D per esempio nella realizzazione di opere pubbliche, favorendo il mercato degli aggregati riciclati. 

Parlando di economia circolare, è indispensabile la realizzazione di uno studio LCA (Life Cycle Assessment) del sistema di gestione dei rifiuti C&D. 

Se le istituzioni hanno un ruolo chiave nell’indirizzare le scelte delle stazioni appaltanti, dei committenti e delle aziende, è importante che anche tutti gli utenti del processo edilizio, in primis i cittadini, siano consapevoli di avere una responsabilità nei confronti dell’ambiente e del prossimo, cercando di minimizzare il proprio consumo di risorse e la propria produzione di rifiuti, anche di tipo edile. 

Rifiuti

Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti

Dal 18 al 26 novembre 2017 si svolge la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (o European Week for Waste Reduction). 

Il progetto è co-finanziato dalla Unione Europea nell’ambito del Programma LIFE+ della Commissione Europea ed è stato lanciato per la prima volta nel 2009, prevedendo la sensibilizzazione di cittadini, imprese ed enti pubblici per la riduzione dei rifiuti nel quotidiano.

In particolare, il tema di quest’anno è il riuso, che prevede di “dare una seconda vita agli oggetti”.

Premesso che un atteggiamento responsabile dei consumatori nei confronti dei rifiuti dovrebbe esistere tutti i giorni e non solo una settimana l’anno, l’iniziativa è degna di nota, perché punta il dito su quanto non vadano purtroppo dati per scontati atteggiamenti di correttezza verso l’ambiente e legati al principio dell’ecosostenibilità.

Il sito tematico (http://www.ewwr.eu/it) presenta molto materiale per l’organizzazione e la condivisione di iniziative volte a diffondere il riuso e la minimizzazione degli scarti, presso qualunque tipo di organizzazione civile, nelle famiglie, nelle scuole, negli enti locali e nelle imprese. 

Le iniziative a livello locale sono registrate sul sito, dove è possibile verificare quali sono più facilmente raggiungibili. 

Ogni cittadino europeo può visionare la mappa delle azioni che aderiscono alla Settimana Europea di Riduzione dei Rifiuti e registrare il proprio profilo, specificando a quali azioni intende aderire, registrandosi come Action Developer (http://www.ewwrcommitment.eu/it)

Di queste iniziative si parla sempre troppo poco, ognuno di noi dovrebbe rendersene portavoce a livello locale e nazionale! 

Guarda il video promozionale qui!