Cambiamento climatico, Efficienza energetica, Eventi green

11.258 scienziati avvertono: siamo in emergenza clima

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L’incipit dell’articolo ( https://academic.oup.com/bioscience/advance-article/doi/10.1093/biosci/biz088/5610806 )

11.258 scienziati di 153 nazioni hanno pubblicato sulla rivista Bioscience un “Avvertimento riguardo alla emergenza climatica” (World Scientists’ Warning of a Climate Emergency), avente come portavoce in primis William Ripple della Università dell’Oregon, Thomas Newsome della Università di Sydney, e William Moomaw della Università Tufts; più di 250 lavorano in enti di ricerca e accademie italiane. Il testo in inglese è scaricabile qui.

Di seguito le principali (preoccupanti) considerazioni:

  • il primo incontro degli scienziati sui cambiamenti climatici si è tenuto nel 1979 a Ginevra. Sono seguiti altri incontri importanti: solo per citarne alcuni, Rio de Janeiro nel 1992, il Protocollo di Kyoto nel 1997 e l’Accordo di Parigi nel 2015. E’ sempre emerso che occorre un cambiamento repentino negli stili di vita dell’uomo, e sono seguiti numerosi avvertimenti espliciti degli scienziati sui progressi insufficienti delle azioni intraprese;
  • nonostante questo, le emissioni di gas serra (GHG) sono ancora in rapido aumento, con effetti sempre più dannosi sul clima terrestreE’ necessario un immenso aumento della scala degli sforzi per conservare la nostra biosfera e per evitare sofferenze indicibili a causa della crisi climatica;
  • la crisi climatica è strettamente legata al consumo eccessivo dello stile di vita dei ricchi;
  • segnali profondamente preoccupanti delle attività umane comprendono aumenti sostenuti delle popolazioni di animali, produzione di carne pro capite, prodotto interno lordo mondiale, perdita globale di copertura arborea, consumo di combustibili fossili, numero di passeggeri trasportati, emissioni di anidride carbonica e le emissioni di anidride carbonica pro capite dal 2000;
  • il ritmo della perdita di foreste nell’Amazzonia brasiliana sta aumentando. Il consumo di energia solare ed eolica è aumentato del 373% per decennio, ma nel 2018 era ancora 28 volte inferiore al consumo di combustibili fossili (gas, carbone, petrolio combinati);
  • anidride carbonica, metano e protossido di azoto continuano ad aumentare, così come la temperatura della superficie globale;
  • a livello globale, il ghiaccio sta rapidamente scomparendo, come evidenziato da un trend in calo nel minimo estivo del ghiaccio marino artico, nelle calotte glaciali della Groenlandia e dell’Antartico e nello spessore dei ghiacciai in tutto il mondo;
  • il contenuto di calore dell’oceano, l’acidità dell’oceano, il livello del mare, l’area bruciata negli Stati Uniti e il clima estremo e i costi dei danni associati sono stati tutti in aumento;
  • si prevede che i cambiamenti climatici influenzeranno notevolmente la vita marina, d’acqua dolce e terrestre, dal plancton, ai coralli, ai pesci e alle foreste;
  • La crisi climatica è arrivata e sta accelerando più rapidamente di quanto molti scienziati si aspettasseroE’ più grave del previsto, minacciando gli ecosistemi naturali e il destino dell’umanità.

Cosa fare

  • ENERGIA – Utilizzare in modo capillare ed urgente massicce pratiche di efficienza energetica e sostituire i combustibili fossili con fonti rinnovabili low-carbon. I Paesi più ricchi devono sostenere le nazioni più povere nella transizione dai combustibili fossili. Dobbiamo eliminare rapidamente i sussidi ai combustibili fossili e utilizzare politiche efficaci ed eque per aumentare costantemente i prezzi del carbonio per limitarne l’uso.
  • INQUINANTI – Ridurre le emissioni degli inquinanti climatici di breve durata, tra cui il metano, il black carbon (fuliggine) e gli idrofluorocarburi (HFC).
  • NATURA – Proteggere e valorizzare gli ecosistemi. Tutti gli essere viventi hanno ruoli importanti nella regolazione dei cicli naturali. Bisogna ridurre la perdita di biodiversità, salvaguardando le foreste residue.
  • CIBO – Aumentare il consumo di prodotti a base vegetale e ridurre quelli a base animale; ridurre lo spreco di cibo nel mondo.
  • ECONOMIA – L’eccessiva estrazione di materiali e l’eccessivo sfruttamento degli ecosistemi devono essere ridotti; si deve andare verso un’economia carbon-free. I nostri obiettivi devono spostarsi dalla crescita del PIL e dalla ricerca della ricchezza al sostegno degli ecosistemi e al miglioramento del benessere umano, dando la priorità ai bisogni di base e riducendo la disuguaglianza.
  • Continuando ad aumentare di circa 80 milioni di persone all’anno, o più di 200.000 al giorno, la popolazione mondiale deve essere stabilizzata.
  • Alliance of World Scientists è pronta ad assistere i decision-makers in una giusta transizione verso un futuro sostenibile ed equo, per prendere decisioni utili per contrastare e mitigare i cambiamenti climatici.

In questo contesto, gli Stati Uniti hanno purtroppo comunicato la decisione di uscire dagli accordi sul clima presi nell’incontro internazionale sul clima a Parigi. Il ritiro americano dall’accordo di Parigi sarà efficace tra un anno. Se diventerà reale, questa decisione avrà un impatto notevole sul Pianeta, perché gli Stati Uniti sono il secondo Paese al mondo per emissioni di anidride carbonica e sarebbero l’unico Paese ad abbandonare l’accordo.

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