Cambiamento climatico, Efficienza energetica

Cosa sono le comunità energetiche rinnovabili?

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Ho partecipato ad un interessante incontro organizzato da Legambiente a Lodi, dal titolo “L’energia che ci serve”. Al centro del dibattito l’idea delle “Comunità Energetiche Rinnovabili” (CER), ovvero aggregazioni di persone (cittadini, enti, piccole e medie imprese) che si associano per produrre, accumulare e consumare energia da fonti rinnovabili, in forma aggregata. L’energia prodotta viene consumata dai soci che hanno investito una quota negli impianti di produzione dell’energia rinnovabile, ad un costo inferiore rispetto all’energia prodotta con i combustibili fossili. L’energia prodotta in più viene venduta alla rete, consentendo un guadagno a chi ha investito negli impianti. Il guadagno è proporzionale rispetto alla quota di investimento effettuata. Viene garantita la possibilità di tracciare la provenienza dell’energia, in modo tale da avere certezza che essa provenga da fonti rinnovabili.

Le comunità o cooperative energetiche si orientano sul disinvestimento dalle multinazionali fossili, a favore di progetti ecosostenibili basati sulle energie rinnovabili. E’ importante incentivare la transizione italiana verso un’economia circolare e incrementare la quota di produzione di energia da fonti rinnovabili, per ridurre la dipendenza italiana dalle fonti fossili e contribuire agli obiettivi globali per il 2030, fissati per ottenere un reale sviluppo ecosostenibile in Italia, in Europa e nel mondo.

Si segnala l’esistenza di una Strategia Energetica Nazionale, che riguarda il piano di Governo per gestire il cambiamento energetico in Italia e che risale al 2017, garantendo il riconoscimento dei mercati agli autoproduttori e lo sviluppo regolamentato di energy communities. In Europa l’autoconsumo è invece valorizzato con la direttiva sulle rinnovabili REDII (Renewable Energy Directive).

Per ulteriori informazioni contattare WeforGreen Sharing oppure Retenergie. [Immagine tratta dal sito www.retenergie.it]

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