Per ristrutturare un edificio o costruire una casa oggi secondo la vigente normativa, tenendo conto anche delle sempre più tristemente note problematiche ambientali, occorre pensare ad un buon isolamento termico. L’isolamento è lo strato che trattiene il calore all’interno dell’edificio d’inverno, e che lo lascia all’esterno dell’ambiente indoor d’estate (visita anche il mio profilo Instagram @vivattiva, nell’ambito dei post “green words“).
Alcuni isolanti hanno un comportamento migliore in inverno, altri d’estate. Alcuni sono ecologici, quindi naturali e riciclabili, e sono da preferire perché il loro utilizzo è rispettoso dell’ambiente; altri sono sintetici, e spesso (ma non sempre) più economici. Non è quindi semplice sceglierne uno: occorre sempre valutare caso per caso l’edificio in cui si opera, in relazione anche all’ambiente e all’orientamento del sito (leggi anche questo mio articolo sulla progettazione ecosostenibile). Non bisogna trascurare anche l’aspetto economico, quindi il budget a disposizione ed il rapporto costo-benefici.
Passiamo in rassegna alcuni tipi di isolante.
- Sughero – E’ un materiale completamente naturale, completamente biodegradabile. Ha un buon comportamento sia in estate che in inverno e può essere utilizzato sia per un isolamento a cappotto esterno che per un cappotto interno. Ottimo isolante acustico. Non è tossico ed è anallergico. Resistente al fuoco, ha una buona durabilità. E’ traspirante e facilmente lavorabile. Unico neo: è abbastanza costoso.
- Fibre di legno – Materiale naturale, ecologico, riciclabile, traspirante, con un buon comportamento in estate e in inverno. Mediamente meno costoso del sughero.
- Lana di roccia, lana di vetro – Isolanti di origine minerale. Hanno buon comportamento sia d’estate che d’inverno. Ignifughi, resistono all’umidità. La lana di vetro è più adatta come isolante termico; la lana di roccia è migliore come isolante acustico, vista la maggiore densità. Meno costosi di fibre di legno e sughero. La lana di vetro può essere utilizzata sia in pannelli (per es. per isolamento a cappotto), sia in fiocchi (per es. in intercapedine). Per approfondire leggi il mio articolo qui.
- Cellulosa – Materiale naturale altamente traspirante con un ottimo comportamento termo-igrometrico (assorbe umidità, garantendo la salubrità dell’abitazione, e creando elevato sfasamento termico). Ideale per isolamento in intercapedine, utilizzabile in caso di insufflaggio. Ottimo comportamento anche in estate. Economico.
- Polistirene – Si tratta di materiale sintetico. Disponibile in pannelli isolanti come EPS (polistirene espanso) o come XPS (polistirene espanso estruso). L’EPS ha una struttura a celle aperte, che lo rende più permeabile. L’XPS invece ha una struttura a celle chiuse, per cui non assorbe acqua e non è traspirante. Entrambi hanno bassa densità, per cui non garantiscono un elevato sfasamento termico. L’XPS è molto utile e competitivo in ambienti umidi, per es. nei muri controterra. Piuttosto economico.
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